UN DELITTO BOLOGNESE

Mariel Sandrolini, bolognese, è nota come Jessica Fletcher italiana. Ha creato il personaggio del Commissario Marra, capo della Mobile di piazza Galilei a Bologna.  Nell’ambito del giallo le sono stati assegnati riconoscimenti e premi.

LA SANDROLINI TORNA IN LIBRERIA CON QUESTO THRILLER

La storia si apre con il ritrovamento di un annegato a Bologna, che inizialmente sembra essere vittima di un incidente causato dalle piogge torrenziali. Tuttavia, le indagini portano il vicequestore Marra fino a Londra, dove scopre che la vittima gestiva una ditta di abbigliamento insieme a un amico e intratteneva una relazione con una famosa top model, Evelyn Barone. La liaison tra la vittima e la modella non è basata sull’amore, ma su incontri appassionati e senza vincoli. Tuttavia, una notte, la routine viene interrotta da una telefonata che agita profondamente la ragazza, portandola ad allontanarsi senza spiegazioni. La mattina successiva, viene trovato il cadavere di una donna con i documenti di Evelyn Barone, dando inizio a un’investigazione da parte di Scotland Yard che porta a collegare l’ultimo avvistamento della vittima con il sospettato bolognese. Le indagini rivelano una serie di colpi di scena, incluso il fatto che la Barone non è effettivamente morta. Ci si chiede quindi chi fosse la ragazza sotto il ponte di Southwark. Scavando nel passato di Evelyn, emerge il suo legame con la criminalità organizzata a Palermo, dalla quale era stata reclutata dopo essere stata testimone di un omicidio di mafia. Fuggita a Bologna sotto falso nome, Evelyn si nasconde, ma questa scelta ha implicazioni cruciali per entrambi i protagonisti

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PROFILO del vicequestore MARRA nato dalla penna di Mariel Sandrolini

Mario Marra nasce a Torino  da famiglia meridionale, emigrata al nord negli anni 70.  Dal padre poliziotto subisce il fascino del mistero e la voglia di far emergere la verità in casi di decessi con dinamiche poco chiare. Schivo, dedito allo studio, a diciotto anni entra nella scuola di polizia.

Nel 2005 inizia la gavetta come agente in una sede periferica di Torino.

Già dai primi passi, mostra un talento naturale per le indagini, dimostrandosi un poliziotto acuto e determinato. Le sue capacità vengono notate dai superiori quando riesce a risolvere diversi casi complessi di omicidio, contribuendo al successo di operazioni altamente delicate. 

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I risultati conseguiti portano alla promozione ad Ispettore Capo e al trasferimento alla Squadra Mobile  di piazza Galilei a Bologna. Qui Marra diventa un pilastro dell’unità investigativa, lavorando senza sosta su casi di grande risonanza. Per il suo carattere schivo, poco incline ai riflettori e concentrato interamente sul lavoro, si è guadagnato il rispetto dei colleghi e instaurando un forte legame con la comunità locale.  La sua carriera costellata di encomi per l’impegno e  per i successi professionali viene nominato Commissario Capo. Risolvendo un caso complesso  avviene un conflitto a fuoco, dove ferito gravemente rimane tra la vita e la morte per un mese. Ripresosi completamente ritorna in servizio, alla Mobile di piazza Galilei a Bologna con la nomina di Vicequestore. In questa posizione, Marra continua a distinguersi per il suo approccio metodico e la capacità di gestire situazioni complesse con fermezza e discrezione. 

 

 

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Reviews:@ Da Fiorella D. di Modena, wrote:

@ Da Fiorella D. di Modena, ricevo e posto: La Sandrolini conferma il suo indiscusso talento nel gestire il complicato mondo del thriller. Una scrittura sciolta, ma con quel pizzico costante di tensione che ti sprona a leggere fino ad arrivare alla fine.
Ben strutturata la trama, e per chi non avesse letto gli altri suoi libri del commissario Marra, ne consiglio la lettura.

@ Rebecca Guidotti da Milano wrote:

@ Rebecca Guidotti da Milano, ricevo e posto cosa dice su UN DELITTO BOLOGNESE. Un omicidio efferato, il cui movente sembra celarsi dietro a molti possibili colpevoli. L’abilità di Mariel Sandrolini sta proprio in questo, mettere in campo molti indizi e molti indiziati, lasciando che i dubbi convergano ritmicamente su ognuno di essi, fino a quando un dettaglio, non entra nel mirino del Vicequestore Marra e tutto, un poco alla volta raggiunge la sua plausibile spiegazione.


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NON VOLEVO ESSERE PERFETTA COME TE…MAMMA.

Adua Rossi con la sua ricerca del perfezionismo e la sua religiosità “cieca” sono in perenne conflitto  con Marzia, la figlia adottiva, dove il suo disperato bisogno d’amore non trova appagamento, per cui vive  nell’irrequietezza, si sente sbagliata in tutto quello che fa,  e i suoi attacchi di panico la conducono a deliri ossessivi trascinandola negli abissi più bui della sua esistenza,  distruggendo le ambizioni della genitrice.

Così Marzia cerca di allontanare i demoni, con cui combatte da sempre, ma in particolare da quando si rende conto che non potrà mai essere perfetta come Adua, sua madre, decide che non vuole neppure provarci, non vuole assolutamente diventare perfetta, perché la sua vita deve essere vissuta a cento all’ora, senza obblighi, restrizioni: il lecito diventa illecito, il buono cattivo, o la razionalità irrazionalità. E un giorno si accorgerà “di essere vissuta senza il tempo di vivere”.

Per la collana: non solo noir…  storie vere di donne, dal best-seller LE SCELTE DI ERICA, a JULIENNE, dove laureandi all’UNIVERSITA’ DE LILLE (Francia)  hanno discusso la tesi sull’immigrazione italiana in terra di Francia.  E L’autobiografico  LE RAGAZZE DEL CIRCOLO MELA.

NON VOLEVO ESSERE PERFETTA COME TE… MAMMA,  è il quarto romanzo ispirato a una storia vera, novità del 2023.

 

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Reviews:dottor ALBERTO ITO on https://www.stateofmind.it/ wrote:

https://www.stateofmind.it/

luke Bologna wrote:

Un romanzo corale che possiede una grande e coinvolgente carica di emozioni. L'autrice ha colto tutte le sfaccettature più profonde dell'animo umano, e le trasmette in prosa per i lettori che hanno la fortuna di leggerla. E come sa narrare bene, con parole incise, di una profondità emotiva e riflessiva toccante. Un libro che lascia veramente il segno. Consiglio la lettura, io l'ho acquistato alla Libreria Coop, e non ero l'unico in fila alla cassa

FEDERICA PEN Milano wrote:

Una storia davvero sconvolgente, che non si dimentica.
A prescindere dal fatto che si ispira a una vicenda vera, la qual cosa la rende ancor più terribile, l'autrice è molto abile nel rendere la drammaticità della situazione e nel coinvolgere il lettore nella follia della protagonista, che molto spesso narra in prima persona.
Di fronte a certi casi, viene spontaneo porsi determinate domande, ad esempio per quale motivo una sorte così crudele debba accanirsi su persone animate dalle migliori intenzioni. Le vie del Signore sono infinite e imperscrutabili, direbbe un credente. Una teoria parzialmente consolatoria, ma sempre poco convincente, che lascia comunque la bocca amara.
Complimenti all'autrice, che ha saputo narrare con tanta efficacia una storia così drammatica.

SONIA @ ROMA wrote:

Carissima Mariel, complimenti ! L’ho letto tutto d’un fiato, splendido!! Davvero un capolavoro, terribile, doloroso, ti entra dentro e ti lasci coinvolgere , non sapendo o non volendo trovare scuse per il comportamento dei personaggi principali: la malattia di Marzia non viene accettata da Adua, perché la sua ricerca del perfezionismo da una parte e la sua religiosità “cieca” sono in perenne conflitto e la vera perdente è proprio lei…..Marzia trova pace solo con la morte, tante volte cercata, ma voluta solo nel momento in cui ha realmente preso coscienza della sua impossibilità di vivere “ normalmente”. Grazie Mariel di questo regalo letterario…unico!!!

LUCIANO GENOVA wrote:

Da laureando in psicologia ho apprezzato molto questo libro, NON VOLEVO ESSERE PERFETTA COME TE, MAMMA, della bolognese mariel sandrolini, perché approfondisce la dipendenza affettiva sotto svariati aspetti molto importanti. L'autrice ha una narrazione DIVULGATIVA e il conflitto tra madre e figlia è così realistico da far accapponare la pelle. Ho preso svariati appunti che mi saranno utili anche per la tesi di laurea.

LARA DA MODENA wrote:

Ho acquistato e letto NON VOLEVO ESSERE PERFETTA COME TE, MAMMA, appena uscito della mitica Sandrolini. Come genitrice di una figlia adolescente mi ha lasciato tanti punti di riflessione, sui tanti sbagli che commettiamo con i nostri figli. La narrazione della autrice ti coinvolge per la sua grande capacità di raccontare i fatti della vita. DA LEGGERE, ASSOLUTAMENTE! Conoscevo la Sandrolini solo come giallista, ma questo libro, PER ME, È UN CAPOLAVORO !!


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OPERAZIONE CHINATAWON

Neppure per un attimo gli sfiorò l’idea che Jessica Rosati si fosse tolta la vita. Si sentì braccato, un fuggitivo che cerca di salvare la pelle. Così ragionava Tao Ming amico della vittima.

Il vicequestore Marra è di nuovo al centro di un’indagine che coinvolge alcuni componenti della comunità cinese alla Bolognina, zona periferica di Bologna.  La narrazione è sospesa da frequenti Flashback premonitori che preannunciano gli eventi che accadranno dalle visioni di un informatore, che ha condiviso un lungo periodo in terapia intensiva con l’ispettore Rimondi, dopo che la poliziotta era stata ferita in un conflitto a fuoco, nel caso precedente.

 

La trama si snoda dando spazio alla descrizione dell’altra città… quella della Bologna sotterranea, dei suoi canali, che accompagneranno il lettore in un gioco alternato di tensioni, suspense, ed eventi delittuosi.

Sulla scena tanti i protagonisti che, all’origine paiono essere autonomi, ma… convergeranno tutti alla morte di Jessica Rosati. Tra una spirale di misteri, calunnie e fatalità, la sorpresa di scoprire leggendo qual è il filo che legava “Paladini e Carnefici”, alla vittima.

 

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"La disperazione più atroce è quella che non puoi farti capire. Non puoi muoverti, sei nelle mani dei medici, e quando li senti dire che sei spacciato, vorresti urlare… ma non puoi. Allora cerchi con tutte le tue forze di poter muovere gli occhi, quando vengono i tuoi cari in visita, perché si accorgano che dentro di te c’è ancora vita.

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Nella Bologna sotterranea, con i suoi canali, che una volta segnavano la vita dei cittadini Bolognesi, ed era la tomba miliare di molteplici segreti… di notte dalle sue viscere fuoriesce il suo lato tenebroso e deviante. È il momento in cui la paura è intensa, e in quell’immane silenzio, è rifugio di gente senza scrupoli.  In quel contesto si sentono protetti, al sicuro dalla loro attività illecite, come i colpevoli di stupro e di efferati omicidi. Sarà il vicequestore Mario Marra, questurino bolognese, a scardinare tutta l’organizzazione che coinvolgeva una parte della Chinatown della Bolognina."

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Reviews:@Valeria da Milano wrote:

La storia narra la realtà che vige in un quartiere periferico di BOLOGNA, La Bolognina, la comunità cinese è una metà della popolazione, e le loro regole hanno la priorità assoluta sulle norme della legality. LA SANDROLINI racconta la realtà più cruda e avvincente,, bel romanzo, pieno di colpi di scena, OTTIMO LIBRO, E BRAVO IL COMMISSARIO MARRA.


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IL MISTERO DELLA GIACCA BLU NOTTE.

Il movente: “LA VENDETTA

Un sentimento di profonda avversione, di intensa ostilità, di odio rancoroso verso l’autore di un’offesa, reale o presunta. Il desiderio è sostituito dalla convinzione di aver subito un torto… da cui, scaturisce il bisogno di ripagare con la stessa moneta. Nel tempo, è la centralità assoluta dei tuoi pensieri, fintanto che, non riuscirai a portare a termine ciò che ti brucia dentro.

Così Ermete Santori, alla morte del padre, Silvio Santori, con un gruppo di amici: Bergami, Casetti, Bernardi, coadiuvati dalla Compagnia dei Giusti, capitanata da Ester Dal Vasco, ovvero attori in pensione alloggiati al Lyda Borelli di via Saragozza, progettano di simulare quel cold-case, che vent’anni prima aveva decretato la condanna di suo padre, Silvio Santori, proclamatosi sempre innocente, sebbene le prove a suo carico fossero tutte contro di lui.  Ermete, pieno di rancore medita progetti di vendetta. Gli serve un capro espiatorio, che individua in Carlo Bai e, pure un malavitoso, per dare autenticità al progetto, così Laganà, Boss del Pratello con i suoi Bodyguard sono perfetti. Poi, c’è il Vicequestore Marra, a cui devono tendere una trappola, una prova del nove, per vedere se riuscirà a capire che è solo una simulazione. Tra coinvolgimenti adrenalinici, ci sono tre morti, un conflitto a fuoco con la polizia, e l’agente Rimondi gravemente ferito in sala rianimazione. Avevano programmato tutto nei minimi dettagli, ma i morti, quelli no…, non erano stati neppure ipotizzati, solo che qualcuno ha ecceduto, tramutando la metafora, in realtà omicida.

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Quarta di copertina de: Il Mistero della giacca blu notte.

Tutto era partito da quell’errore giudiziario, non tanto del Giudice, per aver condannato a trent’anni di reclusione Silvio Santori, ma per le indagini irrisorie, presentate dalla polizia.

Quarant’anni fa il caso Lorenzi fece molto scalpore in città, poiché la vittima era uno stimato uomo politico. Una vicenda giudiziaria complicata quella per l’individuazione delle responsabilità. Durante uno scontro con la polizia, ci furono dei fermati, tra questi il sovversivo Silvio Santori. Da subito il suo arresto lo collocò come il responsabile della morte del deputato Antonio Lorenzi. Un testimone lo accusò di averlo visto uscire dall’abitazione della vittima e di aver gettato la pistola nel tombino della stessa via.

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Il figlio, Ermete Santori vuole riaprire il caso per far riemergere la verità su quell’ infausto verdetto, Silvio Santori, suo padre, per anni aveva gridato al mondo la sua estraneità al delitto, fintanto che il dolore lo ha portato alla morte prematura in carcere. Con un gruppo di amici studia un gioco, dove rancore, vendetta e simulazione di quel vecchio cold-case ha per obiettivo: dare scacco matto all’intransigente vicequestore Marra.

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Reviews:@GIUSY ROMA wrote:

I suoi libri hanno una grandissima suspance narrative , sono ben scritti e la psicologia dei personaggi è affascinante. La storia ha una trama nuova,... diversa dal solito cliché, per cui è una autrice che si legge molto volentieri.
MARRA è un gran personaggio e leggerò altri suoi casi,


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IL TESCHIO ALLA CHIUSA DEL BATTIFERRO

Book Cover: IL TESCHIO ALLA CHIUSA DEL BATTIFERRO

TRAMA

Il commissario Marra in tanti anni di carriera pensava di aver visto tutto, ma un inquietante ritrovamento dà il via a una storia ad alta tensione, che incalza il lettore pagina per pagina, fino al sorprendente finale.
Un’allarmante telefonata arrivata alla sala operativa della polizia ha tutta l’aria di essere uno scherzo: “Un cranio con un foro di proiettile è affiorato nel canale Navile, al Battiferro”. Sul posto, la squadra omicidi di piazza Galilei, a Bologna, trova un teschio ma nessun cadavere. La scritta “Morte ai pedofili!” impressa sulla fronte del teschio, e un foro alla tempia, sono gli unici indizi.
Le indagini porteranno a una catena di delitti premeditati con crudeltà e sadismo, studiati nei minimi dettagli. Per dare ancora una volta scacco matto ai criminali, il commissario Marra sarà costretto a riaprire un cold case, un vecchio e complicato caso archiviato da tempo.
Dove lo condurrà questa volta la lunga scia di sangue? E il piano lucido e scellerato è opera di una serie di criminali o di un’unica mente diabolica? La tenacia del commissario Marra garantirà, anche questa volta, l’infallibile soluzione del caso.

Reviews:VALERIA Bologna wrote:

Questo giallo è ben scritto ed ambientato tra Bologna e la Romagna.
Un ispettore Marra in evoluzione sia come personaggio che per la sua carriera.
Mariel Sandrolini è veramente una piacevole scoperta!
Consigliatissimo

ROBERTA MOTTA professoressa di liceo -Varese wrote:

Un altro bel giallo casalingo, ambientato nella terra d'origine dell'autrice, ben scritto e strutturato con cura. Ritroviamo con grande piacere il commissario Marra, che nel frattempo ha fatto carriera e non ha mai perso nulla della grinta e dell'acume che lo caratterizzano. Anche in questo caso uscirà vittorioso da una situazione estremamente intricata e non priva di colpi di scena inattesi, però questa volta rimane un ma... L'autrice ha voluto lasciare la porta socchiusa a una nuova possibile indagine per il nostro inossidabile poliziotto, che ci aspettiamo di leggere presto.
Consigliatissimo.


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IL CASO BONDAGE

Una telefonata anonima arriva alla centrale operativa di Piazza Galilei a Bologna: “C’è un morto all’ex Manifattura Tabacchi, di Via Stalingrado”. Poco dopo il commissario Mario Marra e la sua squadra sono sul posto. L'iniziazione al suo primo giorno di trasferimento alla mobile di Bologna, si presenta… con una cartolina dall’inferno! Un uomo, con la gola squarciata, in una pozza di sangue, è rannicchiato a faccia in giù, sopra a un lurido materasso, al civico ottantasette… è il porto dei dannati, un buco nero nel cuore della città, dove tra degrado, prostitute, travestiti e delinquenti, vige la legge della giungla metropolitana. Unico elemento identificativo: i tratti somatici del viso: extraeuropeo. Dal data base della polizia, e dalle impronte digitali, risulta essere una vecchia conoscenza: Nordin Assan, alias Issa Faye…detto Gomorra!Un camaleonte, che cambiava aspetto e identità, si camuffava e si mimetizzava sempre secondo gli ambienti che frequentava! Ma chi era veramente Nordin Assan? o Issa UN commerciante orientale di tappeti…un pusher… un adescatore di giovani studentesse per coinvolgerle nella sua perversione dell’erotismo da bondage; o un conclamato terrorista? In Piazza Verdi, zona universitaria di Bologna lo conoscevano tutti col nome di Gomorra. Specie le ragazze di Via Rialto, studentesse, habitué delle sue feste, fino alla notte di Halloween… Cosa è successo di così orribile a Villa Clara, dopo i dodici rintocchi di mezzanotte? Tra misteriosi omicidi e pratiche del bondage: il nuovo caso al cardiopalma per il Commissario Marra rientrato nella sua Bologna, città accogliente di giorno, torbida e misteriosa la notte.

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Reviews:@ ANTONIO da Genova wrote:

UN GIOCO EROTICO, PORTA A UNA TRAGICA CONCLUSIONE... LA MORTE.
era tutto calcolato o una tragica realtà.
Lo scoprirete solo leggendo il libro si questa fantastica autrice di noir.


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JULIENNE il sottile filo del passato

Book Cover: JULIENNE il sottile filo del passato

trama 

È una storia vera, piena di sentimenti, di ricordi e di giorni drammatici. Un percorso graffiante che attraversa diametralmente l’Italia dagli anni del fascismo, ai giorni nostri. Una storia di vita, che narra di personaggi con una carica di realismo che li rende indelebili. Soprattutto è l’odissea di una famiglia italiana. Con dei risvolti dolceamari, a volte tragici, Enrico è alla ricerca di Julienne, una fanciulla conosciuta in una lontanissima estate, in terra di Corsica, quando lui era esule insieme alla sua famiglia.
Attraverso punti focali del Novecento, il fascismo, la guerra, il 68, il divorzio, i figli dei fiori… fino alla congiunzione di quel filo sottile del passato, che metterà pace nell’anima dei due protagonisti.
Tutti in fondo al cuore abbiamo qualcosa da ritrovare… i nostri ieri, dati per persi.

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ENIGMATICI DELITTI

Ci sono storie che restano misteri all’apparenza impenetrabili perché preservano i più oscuri e inconfessabili segreti dell’animo umano. Storie di violenza, di menzogne, di ritorsioni e vendette.
Malesseri esistenziali, che possono innescare processi devastanti come quello di farsi giustizia da sé.
È il male di tanti giovani… mettono le cuffiette nelle orecchie per tenere a debita distanza un mondo che li ignora. Nell’animo sale prepotentemente il desiderio di sentirsi accettati, e fare parte di un gruppo è il loro viatico. Nel branco si sentono forti, invincibili e pienamente convinti che tutto gli sia permesso: anche uccidere.
Imeria, Giangiacomo, Federico, Riccardo, Luca, Alan, Leone, Gianpaolo, Ascanio… erano al primo anno del prestigioso liceo “Galvani;” quando costituirono il gruppo “I ragazzi dei paletti.”
Teenager di buona famiglia, che per riempire le loro serate inventano giochi, che a loro paiano innocui. Piccoli furtarelli, qualche spinello, e forse droga.
Nati da famiglie della Bologna bene, avevano tutti i presupposti per essere felici! Proprio in seno alla famiglia che alcuni di loro subiranno dei traumi che sconvolgeranno le loro esistenze. Scoprire un intimo segreto, che gli adulti avevano tenuto nascosto per tanti anni, e tale doveva restare.
Ciò scatenerà nell’animo di un giovane rampollo, un odio profondo, un senso di oppressione, che te ne liberi solo eliminando chi ne è la causa.
E un sedicenne imputa all’amico del cuore la causa di tutto ciò, e lo prende di mira iniziando nei suoi confronti un processo di bullismo, tramutato poi in violenze fisiche. Stanco dei continui soprusi, il bullizzato reagisce in maniera inaspettata: lo uccide con un colpo di pistola, sottratta al padre.
Con sconvolgente freddezza e lucidità, dopo aver visto cadere sotto i suoi occhi il corpo esamine del suo aguzzino, senza farsi assalire dal panico, né rimorso, ne occulta il cadavere buttandolo nel pozzo del chiostro del vecchio Convento sui colli di Bologna. Una tomba perfetta, in quel luogo silente e abbandonato, una voragine profonda, che si congiunge con le viscere della terra. Poi, con la lucidità di tenere segreto di quanto è accaduto, conduce una vita normale. Ma non era solo quella notte, il branco era lì, e non fece nulla per impedirgli quel feroce delitto.
I dettagli che emergeranno dalle indagini condotta dalla squadra Mobile di Bologna con a capo il
vicequestore Marra, sono definite agghiaccianti. Sarà una indagine complessa e delicata, vista l’età dei protagonisti. In questa storia avranno le loro colpe anche delle persone adulte, che cercheranno con ogni mezzo di difendere l’onore dei loro figli, peggiorando la situazione di per sé complessa.
Il finale che nessuno si aspetta, sarà al cardiopalmo.

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Reviews:@FEERICA PEN Milano wrote:

Un bel giallo all'italiana o, per essere più precisi, alla bolognese, dato che la città che fa da sfondo alle vicende è essa stessa un personaggio, e non certo secondario. L'ex commissario Marra, che nel frattempo ha fatto carriera, torna nel ruolo di protagonista assoluto in questa nuova serie di casi complessi e intricati, con tutte le sue doti logico deduttive e le sue debolezze che lo rendono simpatico e umano.
Un libro che si fa divorare pagina dopo pagina, in cui gli elementi si incatenano l'un l'altro dando luogo a sempre nuovi sviluppi e l'interesse del lettore non viene mai meno.
Complimenti alla nostra giallista bolognese!


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Indagine ad alto rischio

Book Cover: Indagine ad alto rischio

nuova versione marzo 2020

In questo libro troviamo raccolte le prime due indagini del commissario Marra, quando era ancora ispettore e prima che venisse assegnato alla questura di Bologna. All'ombra della Mole Antonelliana si trova coinvolto in due casi ad alto rischio che mettono a dura prova le sue capacità investigative e che lo portano a confrontarsi con spietati criminali che non esitano a uccidere per coprire i loro loschi traffici. Tra Torino e le valli montane, fino a Zagabria in due romanzi completi ad altissima tensione. E non mancano le note rosa, scopriremo come l'ineffabile Marra ha conosciuto la sua, oramai inseparabile, Clelia.

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Il caso del Ghetto Ebraico

Una misteriosa eredità!
Un killer proveniente dall’Est, un famoso gallerista d’arte, sono gli ingredienti di un thriller ad alta tensione che si snoda tra le vie del Ghetto Ebraico di Bologna, dove una valigia piena di dollari, genera una lunga scia di sangue, e una gara di astuzia tra uno spietato killer e l’ineguagliabile commissario bolognese. Mario Marra e la sua squadra saranno impegnati al massimo, per risolvere questo intricato mistero, dove le cose non sono mai come sembrano. I colpi di scena si susseguono
a ritmo incalzante:
Lo schermo bianco prese vita, si animò d’immagini provenienti da un file video.
All’inizio fu tutto nero… poi, divenne chiaro con i contorni sempre più nitidi… e il cadavere di una donna bucò la schermata.
Tutti i presenti ebbero la certezza che non fosse un quadro, ma la realtà.
La giovane giaceva nuda, su una lurida moquette, con il capo reclinato da un lato. Tutta l’area, intorno, imbrattata di orrore e morte.
«Mio Dio… no!» urlarono tutti.

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Reviews:VALERIA Bologna wrote:

Ho scoperto da poco questa autrice ed è stata davvero una piacevole scoperta.
Il caso del ghetto ebraico è una storia avvincente con un bell’intreccio di personaggi.
Lo consiglio!

luke Bologna wrote:

Noir dal ritmo tensivo e appassionante.
Mentre lo leggi ci sei dentro e quando lo finisci ti lascia la voglia di rileggerlo.
Il commissario Marra in quest'indagine mette fuori gli artigli e come sempre riesce a risolvere il caso.
Brava anche l'autrice Meriel Sandrolini a depistare il lettore tenendolo sempre sul filo del rasoio.
Nulla è come sembra e i tanti colpi di scena portano a un finale davvero inaspettato.
Ne consiglio la lettura anche perché il commissario Marra è diventato un personaggio seriale e come tanti lettori aspettiamo le prossime uscite.


Nuova versione e ristampa marzo 2020

Articolo creato 211

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