Il commissario Marra e il caso Bondage

Book Cover: Il commissario Marra e il caso Bondage

Tra misteriosi omicidi e pratiche bondage,un nuovo caso per il commissario Marra, rientrato nella sua Bologna, città accogliente di giorno, torbida e misteriosa la notte.

"Le sale dell’obitorio, dove sezionano i cadaveri, si assomigliano tutte. Il commissario Marra, contro la sua volontà, inalò con le narici quell'odore intenso di disinfettante, un odore forte, fuori dal comune, che poi ti porti dentro per giorni.
La parete in fondo all'ampia stanza era color grigio antracite. Pareva un enorme armadio a muro con tanti cassetti quadrati, ma con una prerogativa da film del brivido: era pieno di cadaveri.

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Reviews:Paolo V. Giallomania ha scritto:

ll primo giorno dopo il trasferimento alla mobile di Bologna, presenta per il commissario Mario Marra, l'inizio di un'immersione nei segreti di una città radicalmente cambiata agli occhi del poliziotto, che vi ritorna dopo diversi anni di assenza. La storia ha inizio quando una telefonata anonima annuncia che c'è un morto all'ex Manifattura Tabacchi. Un uomo con la gola tagliata riverso in una pozza di sangue, in un lurido locale; un buco nero situato nel cuore della città. Una zona dove a farla da padrone è l'assoluto degrado, la prostituzione, la delinquenza e dove sembra esistere solo una legge: quella della giungla metropolitana. La vittima risulta essere un orientale che cambiava spesso identità, compresa quella di adescatore di giovani studentesse per iniziarle alla pratica del bondage. Un tipo conosciuto anche dalle forze dell'ordine e nella zona universitaria con il nome di Gomorra. Per Marra e la sua nuova squadra sarà un caso notevolmente complesso da risolvere. Un buon giallo l'ultimo romanzo della scrittrice bolognese Mariel Sandrolini, che affronta tematiche molto attuali, analizzando la sua città in maniera anche critica. La struttura "gialla" regge bene facendo risultare la lettura gradevole e scorrevole, con uno stile molto classico. La storia nasce da un reale fatto di cronaca e si inoltra nelle labirintiche vie del sesso estremo. Un commissario anche lui vecchia maniera, che preferisce l'indagine classica all'uso della tecnologia. Un po padre padrone per quanto riguarda i rapporti con la sua nuova squadra investigativa. Insomma burbero ma giusto. Una sequenza di personaggi anche loro descritti in maniera sufficientemente dettagliata completano un buon cast complessivo. Difficile trattare un argomento così delicato senza scadere in ovvietà, banalità o volgarità gratuite. Invece la Sandrolini, con il suo stile pacato, classico e quasi signorile, ci riesce, in modo da non sconvolgere eccessivamente il lettore, anche se forse un "pizzico di pepe" in più non avrebbe guastato! Non un romanzo adrenalinico, ma che comunque tiene ben incollato il lettore. Nel complesso è un ottimo giallo.
Buona lettura

Gianpaolo G. giornalista. Pescara ha scritto:

Confermo la tesi che il talento degli scrittori si manifesti appieno nella maturità. Già autrice di una raccolta di poesie e del romanzo Le ragazze del circolo Mela, pubblicati in età non più giovanissima, in questa sua opera si rivela ancor più dotata di una confortevole facoltà di scrittura. Tale da avvolgere il lettore come una coperta calda d’inverno e cullarlo fino all'ultima pagina, Della capacità di abbozzare, con un semplice tratto di penna, peripezie e travagli interiori dell’alterna vicenda della protagonista. Mariel Sandrolini descrive, con calma e impassibile candore, ambientazioni sociali e risvolti umani. in un equilibrio perfetto e funzionale al tentativo di radicare, ancor più profondamente al contesto di appartenenza, quel serbatoio di immagini, di esperienze e di prospettive che la scrittura con immediatezza riesce a rievocare. Perché non di sola narrativa si sta parlando, ma anche di vita, di vita vera con cui fare i conti. Per attraversare lo spessore del tempo e riconoscersi.

Emma Spoto- Genova ha scritto:

per chi vuole leggere un ottimo giallo bolognese, questo della Sandrolini lo consiglio. Bologna si manifesta nei suoi lati oscuri e tenebrosi, portandoci tra gli studenti universitari di via Zamboni. Un cruento delitto alla ex manifattura tabacchi di via Stalingrado coinvolgerà un gruppo di ragazze fuori sede, dove per arrotondare l'assegno dei genitori svolgono piccoli lavoretti.
Tra giochetti erotici e innocenti festicciole, ci scappa il morto.
Consiglio la lettura, anche perché il commissario Marra approda a Bologna e la Mobile di piazza Galilei è tutta sua.


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